Roberto Spanu (1956) è un compositore e pianista non professionista italiano nato a Roma. Fin da bambino ha trovato rifugio e consolazione nella musica classica ascoltandola anche nelle cuffiette durante il sonno. Questo interesse, nato spontaneamente, lo ha portato ad avvicinarsi al pianoforte con grandi speranze e dedizione iscrivendosi al Conservatorio.
Tuttavia, la prematura scomparsa del padre, avvenuta quando Roberto era ancora giovane, ha segnato profondamente la sua vita, costringendolo a mettere da parte i sogni musicali per dedicarsi a studi giuridici e ad una carriera nel settore bancario. Per oltre quarant’anni ha lavorato in Banca di livello internazionale, ricoprendo ruoli di sempre maggiore responsabilità.
All'età di trent'anni, uno stop. Un grave incidente in moto lo ha costretto a un lungo anno di ricovero ospedaliero e a numerosi interventi chirurgici. Le conseguenze fisiche e psicologiche di quell’evento, hanno contribuito a rafforzare la sua riflessione sul senso profondo della vita. Questo lo ha portato a dedicarsi all’aiuto del prossimo, prima attraverso il volontariato e poi completando il percorso di studi in psicologia e psicoterapia.
Roberto, come in tutti gli ambiti di suo interesse, anche nella psicologia ha profuso impegno e passione. Oltre ad esercitare la professione di psicologo ha scritto alcuni libri di psicologia ed un manuale di autoterapia per combattere lo stress. (“Il gioco della Nostra Vita”).
La composizione musicale comunque è sempre rimasta una costante nel suo percorso di vita: la sera stessa della morte del padre, ha scritto di getto il brano “Moderato”, quarto brano della raccolta “Le Confessioni”. Da allora, ha continuato a comporre, conciliando la sua passione con i numerosi impegni professionali.
Negli anni più recenti, ha perfezionato la sua tecnica pianistica riprendendo gli studi in Conservatorio dopo aver superato il relativo esame di ammissione.
La sua produzione musicale comprende non solo brani pianistici ma anche opere di musica sacra. Ha composto anche un oratorio “Canto Sacro in forma di Oratorio” per voce narrante, coro e strumenti.
La sua musica riflette un viaggio interiore fatto di resilienza, speranza, introspezione e ricerca spirituale.